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venerdì 8 novembre 2013

ALAC-AGL: DOPO LO SCIOPERO PLEBISCITARIO DEL 31 OTTOBRE (BELLO MA TRAGICO) QUALI LE VERE PROSPETTIVE DEI LAVORATORI BANCARI?

La disdetta del CCNL da parte dell'ABI è stata solo l'ultima puntata di una vicenda contrattuale nella quale è stata sempre di più erosa la forza del sindacato e peggiorata la condizione dei lavoratori.
Solo loro hanno pagato gli sbagli, costosissimi, dei manager che hanno affossato le aziende. Come nella scherma, la marcia all'indietro sembra non finire mai lungo la pedana. L'ABI è forte perchè tutto il sistema è con essa, i lavoratori sembrano condannati a un supplizio infinito e alla loro estinzione.
Ovviamente il coro sindacale, unito più che altrove e intonato nella sconfitta, cerca di vendere come meglio può ogni minima concessione recente o paventata e a mettere in ombra i pesanti prezzi fatti pagare da mesi ai lavoratori.
Vedremo quanto costerà, in aggiunta, l'accordo sindacale “obbligato” per evitare che il Fondo Esuberi finisca nel calderone Inps.
Sarà un prezzo occupazionale più che retributivo e normativo, anche perchè ormai su questi ultimi due aspetti non è rimasta quasi più neppure la cinghia da tirare.Non è difficile immaginare che l'unico tipo di sindacato che possa sopravvivere in questo contesto di piallatura di qualsiasi diritto e riconoscimento economico sia quello ruffiano e collaborativo.Arriveranno sicuramente segnali in tal senso, probabilmente indotti dalla necessità di trasformare il Fondo Esuberi in Ente Bilaterale.Quindi mano libera per le direzioni aziendali e biada a volontà per le organizzazioni sindacali che vorranno “concertare”.
I lavoratori non si illudano. Anche dopo la bufera la loro condizione non migliorerà se non smetteranno di delegare le loro istanze a sindacati tanto forti numericamente quanto perdenti di natura.